Al via la Bella Stagione al Teatro Subasio di Spello, a cura di Fontemaggiore

Al via la Bella Stagione al Teatro Subasio di Spello, a cura di Fontemaggiore

Al via la Bella Stagione al Teatro Subasio di Spello, a cura di Fontemaggiore

A partire dal 22 Novembre 2024 torna La Bella Stagione, la stagione di teatro contemporaneo del Teatro Subasio di Spello, a cura di Fontemaggiore. La Bella Stagione 2024-2025 prosegue il suo percorso sull’onda propulsiva del nuovo progetto culturale curato da Fontemaggiore per il Teatro Subasio e la città di Spello.

Propone una programmazione ricca di spettacoli ad altissima densità artistica, anche grazie alla preziosa collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria, con Spazio ZUT! e con Umbria Factory Festival.

La natura molteplice e articolata de La Bella Stagione interpreta la complessità della scena teatrale contemporanea, sia nei temi che nei linguaggi, prediligendo spettacoli capaci di entrare in contatto diretto con il pubblico.

La Bella Stagione 2024-2025 si apre con Caravaggio di chiaro e di oscuro, racconto biografico interpretato da Luigi D’Elia con la regia di Vetrano/Randisi, che sprofonda nella pittura sublime e abissale di Caravaggio, cui fa da contraltare il racconto brillante su Modigliani dello spettacolo Trovata una sega! di Antonello Taurino.

Si prosegue il 28 Novembre con la comicità inimitabile di Paolo Nani e il suo spettacolo La lettera, rappresentato in tutto il mondo e liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau “Esercizi di Stile”.

Anche il classico, riletto in chiave contemporanea, è presente in rassegna con lo spettacolo prodotto da Accademia Perduta Romagna Teatri, P come Penelope, che indaga con ironia il tema del femminile in relazione al modello proposto dal mito e con il Pluto di Aristofane portato in scena dai Sacchi di Sabbia in quello che ormai i critici definiscono uno stile “arguto-pop”. La storia trova il suo spazio nella Bella Stagione in due spettacoli che, seppur diversissimi tra loro, affrontano questioni profonde di natura morale: da un lato Kohlaas di Kleist, interpretato da Marco Baliani che, attraverso il racconto di un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del Cinquecento, riflette sul concetto di giustizia; dall’altro Dov’è finito lo Zio Coso, di LST Teatro che, attraverso la rappresentazione di un incontro surreale e devastante, pone l’accento sul tema del revisionismo storico nei confronti della Shoah.

Con lo spettacolo dal titolo emblematico La moglie perfetta, scritto e interpretato da Giulia Trippetta, si indaga la frattura tra mondo interiore e il modello proposto dalla società, mentre Filippo Nigro, con Every Brilliant Thing, porta in scena con leggerezza ed ironia lo spettacolo vincitore del Premio Nazionale Franco Enriquez 2022, un racconto di autofiction scandito da “liste di cose per cui vale la pena vivere”.

La Bella Stagione, il nostro invito a “vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.” (A.Merini)

 

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