Sociale, l’Arcobaleno ha festeggiato i 30 anni di attività

Sociale, l'Arcobaleno ha festeggiato i 30 anni di attività

Sociale, l’Arcobaleno ha festeggiato i 30 anni di attività

“Da trent’anni siamo vicini a persone con disabilità e alle loro famiglie, ma anche noi dobbiamo fare i conti con criticità numeri e bilanci da chiudere. A istituzioni, territorio e società civile chiediamo più impegno, risorse e vicinanza per il futuro, per poter superare le difficoltà e continuare a garantire servizi e risposte efficaci ai più fragili”. Così il presidente dell’Arcobaleno di Spello, Giulio Proietti Bocchini, nel trentesimo compleanno dell’associazione, festeggiato il 7 ottobre con una conferenza nel palazzo comunale della città, presenti, fra gli altri, il vice presidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, il sindaco di Spello, Moreno Landrini, il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, il presidente della BCC Spello e Velino, Andrea Cecchetti, la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Monica Sassi, la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo.

L’appello – lanciato a nome dell’intera struttura, che conta cinque operatori qualificati come dipendenti, numerosi volontari e offre accoglienza diurna a diverse persone con disabilità – è stato raccolto da tutti i presenti, che hanno evidenziato come l’Arcobaleno sia una realtà viva e un’eccellenza sul territorio, che va sostenuta e rafforzata.

In particolare, il sindaco di Spello ha sottolineato come “il volontariato sia l’anima dell’Arcobaleno, fondato 30 anni fa grazie alla lungimiranza di molti, all’insegna del bene comune, che può essere conseguito facendo rete e con il sostegno della comunità”.

La presidente della Provincia ha ringraziato l’associazione “per il supporto che offre alle istituzioni nell’essere accanto ai più fragili, con amore e professionalità”.

Il vice presidente della Regione ha affermato che “serve un impegno più rigoroso e un salto in avanti sul tema della disabilità, che passa anche attraverso il principio della sussidiarietà e della collaborazione fra istituzioni e terzo settore, con l’obiettivo di porre sempre al centro i bisogni delle persone”.

Il direttore generale della Usl Umbria 2 ha espresso la necessità di “fare squadra, perché sono tante persone che aspettano una risposta e l’azienda sanitaria da sola non riesce, ma ha bisogno del supporto delle associazioni”.

Il presidente della Bcc di Spello e Velino, che da sempre sostiene l’Arcobaleno, ha evidenziato come “le fragilità dovrebbero essere poste alla base di un nuovo percorso di crescita della comunità, perché non c’è sviluppo se non c’è coesione sociale”. Sulla stessa linea la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, vicina all’associazione, che ha posto l’accento sulla “centralità della persona e dei suoi bisogni”.

La presidente del Serafico, con cui l’Arcobaleno collabora, ha ribadito che “sul tema dell’inclusione poggiano i fondamenti della nostra democrazia ed è necessario fare rete, con società civile e istituzioni che camminano insieme per rendere piena la vita delle persone con disabilità”.

All’iniziativa sono intervenuti anche fondatori, volontari, soci, operatori e ospiti dell’Arcobaleno, oltre a numerosi cittadini. I cinque operatori della struttura, rappresentati dalla responsabile Barbara Falcinelli, hanno spiegato i servizi offerti alle persone con disabilità, tutti centrati sull’integrazione nella comunità, sulla gestione della vita quotidiana, sulla socializzazione, sulla responsabilizzazione e sull’acquisizione del massimo grado di autonomia possibile. Volontari e operatori sono anche accanto alle famiglie, a cui viene offerto un supporto importante.

Al termine della conferenza, grande festa nella sede dell’associazione, nel centro storico di Spello, con un momento conviviale offerto da esercizi commerciali di Spello e la musica dei Four B.

La BCC Spello e Velino ha sostenuto l’iniziativa.

L’Associazione Arcobaleno O.D.V. Spello

È nata per dare una risposta concreta ai bisogni di tante famiglie che si trovano ad affrontare la disabilità, attraverso spazi e strumenti utili a migliorare la qualità della vita delle persone interessate. Da tre decenni accoglie giovani e adulti di Spello e dei Comuni della Zona sociale n. 8, offrendo momenti educativi, ricreativi e laboratoriali, con operatori qualificati e volontari, al fine di migliorare le condizioni fisiche e psichiche degli utenti, favorendo la loro integrazione nella società.

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