Sotto il turismo rivelate storie di sfruttamento e precarietà
n occasione della Giornata Mondiale del Turismo, la Filcams Cgil ha portato alla luce le problematiche nascoste nel settore turistico, evidenziando situazioni di lavoro precario e sfruttamento che spesso sfuggono alla narrativa comune. Nonostante il turismo sia in crescita, anche in Umbria, il lavoro nel settore è caratterizzato da condizioni difficili, sfruttamento e bassi salari.
La campagna della Filcams Cgil mira a mettere in risalto queste problematiche nascoste nel settore turistico e a promuovere un cambiamento positivo. In un’iniziativa tenutasi a Spello, sono emerse testimonianze di lavoratrici del settore, tra cui operatrici museali, cameriere ai piani e addette alla ristorazione, che hanno rivelato le difficili condizioni in cui operano, tra mancato rispetto dei contratti, orari non rispettati e carichi di lavoro insostenibili, con salari inadeguati.
All’iniziativa ha partecipato anche il presidente di Federalberghi Umbria, Simone Fittuccia, e la presidente della Regione, Donatella Tesei. Entrambi hanno riconosciuto l’importanza di affrontare il problema dell’irregolarità e dell’abuso nel settore turistico. Ad esempio, il presidente di Federalberghi si è impegnato a esaminare la possibilità di riportare in azienda alcune attività attualmente appaltate, come le pulizie.
La Filcams Cgil ha sottolineato l’importanza di tradurre le parole in azioni concrete da parte delle associazioni datoriali e delle istituzioni. È stato enfatizzato che il problema nel settore turistico non è la mancanza di volontà da parte delle nuove generazioni di lavorare, ma piuttosto le condizioni di lavoro insostenibili e la mancanza di riconoscimento della dignità e della professionalità. Il sindacato ha ribadito la necessità di rinnovare i contratti nazionali di settore per affrontare questi problemi.
L’iniziativa fa parte del percorso di mobilitazione della Cgil, che il 7 ottobre organizzerà una manifestazione a Roma per il rispetto dei diritti costituzionali.
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