
Lavoratori Sogesi Cannara protestano sotto il palazzo della regione Umbria
Rabbia e timore di dover perdere il proprio posto di lavoro dopo oltre 20 anni di attività. I lavoratori della Sogesi di Cannara sono in stato di agitazione. La Sogesi è una società di gestione servizi integrati di lavanolo e sterilizzazione per la sanità pubblica, privata e per l’industria.
Il motivo della crisi è da ricondursi alla perdita degli appalti nelle strutture sanitarie pubbliche di Umbria e Lazio. I 57 dipendenti oggi pomeriggio hanno protestato con lenzuoli bianchi sotto Palazzo Donini per far sentire la loro voce. Lo stato di agitazione aperto nel sito di Cannara preoccupa le famiglie coinvolte, ma la stessa situazione si sta verificando a Stroncone (Terni) e a Ponte San Giovanni. L’impressione è che sia in atto una progressiva smobilitazione dell’azienda dall’Umbria, puntando su altri luoghi, come Abruzzo ed Emilia Romagna, dove trasferire il lavoro, per poi distribuire la biancheria su piattaforme locali. Il tutto producendo un drastico calo della manodopera da riassorbire e della retribuzione.
La SO.GE.SI ha spiegato che proprio in base a quanto accaduto, tutto il personale di Cannara è da considerarsi in surplus. L’azienda possiede 7 stabilimenti in Italia, con 850 persone impiegate, 1200 clienti serviti, 70mila operatori vestiti, 20mila posti letto gestiti, 795mila buste di strumentario chirurgico consegnate ogni anno, 144.410 unità sterili processate.
Tra le cose da fare: occorre trovare la strada per garantire gli ammortizzatori sociali alle 57 famiglie il più a lungo possibile, sfruttando questo tempo per cercare nuove soluzioni in grado di garantire la continuità lavorativa.
I lavoratori hanno incontrato la presidente della regione Umbria che si è detta disponibile a risolvere la problematica. Nei prossimi giorni dovrebbe incontrare con l’assessore alla sanità, Luca Coletto e il direttore sanitario Claudio Dario.
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