
Festa della Cipolla, il rifugio del cacciatore, uno degli stand più rinomati
Il Rifugio del Cacciatore, gestito dalla Fidasc presieduta da Luigi Verzieri, è uno degli stand più rinomati della Festa della Cipolla che si sta svolgendo in questi giorni a Cannara tanto che già alla prima settimana della kermesse gastronomica si avvia a battere tutti record di affluenza.
Lo stand si avvale della prestigiosa collaborazione dello chef e socio dell’associazione Filippo Rapo; lo chef propone un ricco menu in cui la cipolla può essere degustata in mille modi diversi dal l’antipasto al dolce.
I proventi della Festa della Cipolla, oltre che per l’attività istituzionale dedicata a ripopolamento, caccia e cinofilia, ormai da alcuni anni, vengono investiti a beneficio della comunità cannarese in particolare per il sociale, la cultura e l’istruzione.
Sono stati infatti acquistati lavagne multimediali interattive, personal computer e libri per l’ istituto comprensivo Anna Frank, erogati contributi per le attività della scuola materna e finanziati progetti in collaborazione con altre associazioni del territorio.
“Quest anno – spiega il presidente Verzieri – abbiamo acquistato un defibrillatore che è stato collocato in via Vittorio Emanuele II presso la farmacia; il defibrillatore è uno strumento importante grazie al quale è possibile salvare vite umane, per questo abbiamo deciso, d’accordo con il nostro consiglio direttivo, di metterlo a disposizione della nostra comunità.
Con l’occasione desidero ringraziare tutti coloro , soci e familiari e simpatizzanti, che in vario modo collaborano a titolo di puro volontariato per la buona riuscita dell’evento di settembre che ci consente di portare avanti le nostre iniziative”.
Il Rifugio del Cacciatore invita tutti gli amanti della cipolla a visitare lo stand situato nel cuore del centro storico di Cannara in Piazza Marconi.
Sicuramente si mangerà benissimo, certo è che l’organizzazione lascia molto a desiderare. Si prende un numero appena si arriva a seconda delle persone che siamo e dopo é il capo sala che decide chi è quali persone fare entrare. Evviva l’Italia non ci tornerò mai più