Giurare, Don Sergio Andreoli

In una occasione particolare Gesù detto che non dobbiamo giurare mai.
Ecco le sue precise parole, tratte dal capitolo 5 del Vangelo secondo Matteo, secondo la vecchia traduzione della Bibbia: “[…] ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
Non giurare neppure – ha aggiunto – per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
Sia invece – ha concluso – il vostro parlare sì, sì, no, no; il di più viene dal maligno”
Questo mi porta a chiedere ai lettori della Gazzetta che cosa pensano di questo comando – non consiglio! – del nostro Maestro e Signore.
Personalmente, mi chiedo come mai anche nell’ambiente ecclesiastico si presentano occasioni, in cui uno è invitato, anzi obbligato, dal’Autorità a giurare.
Non sarebbe il caso di abolire questa prassi?
Quando il giuramento finora in uso, riguarda l’obbligo di dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità, non è opportuno che uno – parlo del battezzato e cresimato – lo sostituisca con le parole: “Prometto di dire la verità”?
La discussione è aperta.
donsergiose@gmail.com

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