
Villa Fidelia apre le porte del suo parco per i mesi di agosto e settembre: grazie alla fattiva collaborazione tra la Provincia di Perugia e il Comune di Spello che curerà direttamente il servizio, gli spazi esterni potranno essere visitati da domani, sabato 15 agosto, fino al 30 settembre 2015, dalle ore 10.00 alle 18.30. La Villa verrà aperta solo durante gli eventi previsti nel cartellone della rassegna “Incontri per le Strade”.
Villa Fidelia
La Villa Fidelia, o Costanzi, è un edificio cintato del Seicento con grande parco e giardino all’italiana, edificato sul luogo di un santuario romano del IV secolo. Sorge nei dintorni di Spello, in provincia di Perugia, alla base di un colle, lungo la Strada Centrale Umbra. Furono gli Urbani, agiata famiglia spellana, nel XVII secolo, a realizzare il desiderio di possedere una villa in campagna, dove trascorrere la buona stagione.
La villa, nel Settecento, venne acquisita dalla nobile Teresa Pamphili Grillo che mise in atto un piano di radicale trasformazione. Ai primi del nuovo secolo l’architetto folignate Giuseppe Piermarini, famoso autore del Teatro alla Scala di Milano, fece edificare un padiglione di villeggiatura, successivamente modificato. Il corpo principale della villa fu ripartito in cinque piani, di cui due sotto la superficie del suolo. Le facciate furono doviziosamente guarnite, soprattutto con elementi barocchi, ma anche moderatamente neoclassici.
Un’imponente scalinata e un elegante ingresso ebbero il fine di impreziosire il prospetto principale. Fu anche maggiormente curato il giardino e la leggera fortificazione della villa. L’interno era caratterizzato da un salone delle feste con un importante camino, piacevoli stanze di soggiorno e di riposo, una galleria che dava sul terrazzo, da cui si poteva apprezzare in pieno la pianura di Spello e i monti di Cannara.
Alla Pamphili Grillo subentrarono nella proprietà gli Sperelli e i Piermarini che fecero allestire il giardino vesuviano e la fontana di Diana. Nel 1845 la villa passò ai Tani-Menicacci e al Collegio Vitale Rosi, i cui responsabili apportarono modifiche non interessanti. Infine la costruzione pervenne ai Costanzi (dai quali il nome): costoro alienarono la parte più antica alle Suore Missionarie d’Egitto e tutto il resto (serra, galoppatoio…) alla Provincia di Perugia che adibì l’edificio a contenitore di mostre e collezioni d’arte.
Oltre al leccetto, all’oliveto e al piccolo bosco, il complesso conserva ancora un piccolo oratorio dedicato a San Fedele, da cui deriva la più conosciuta denominazione, Fidelia, della villa. Nel 1930 (25 ottobre) la piacevolezza della dimora barocca indusse il re d’Italia Vittorio Emanuele III a sceglierla come sede del fastoso ricevimento per le nozze (celebrate ad Assisi) della figlia Giovanna con il re Boris III di Bulgaria. (Fonte Wikipedia)
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