
Stranieri da due mesi in struttura privata a Limiti, M5S, che farà il Comune?
Fatta salva la vita quotidiana, questi non svolgono alcuna attività di collaborazione lavorativa o di svago
Abbiamo depositato in data odierna un’interrogazione per sapere quali siano gli intendimenti dell’amministrazione comunale in merito alla situazione relativa ai cittadini stranieri, richiedenti protezione internazionale, ospiti da quasi due mesi in una residenza privata in zona Limiti. Considerato che la nostra consigliera Cerchice si è recata più volte presso la suddetta struttura per fare visita ai ragazzi, ad oggi ha potuto constatare che, fatta salva la vita quotidiana, questi non svolgono alcuna attività di collaborazione lavorativa o di svago, che la presenza diurna nella struttura degli operatori della cooperativa appaltante è stata saltuaria, che oltre al vicesindaco il giorno del loro arrivo, nessun rappresentante dell’amministrazione si è mai recato presso la struttura né per vigilare né per sincerarsi della condizione dei ragazzi.
In sede di consiglio comunale aperto dello scorso 2 settembre, erano state molte le voci che avevano espresso delle perplessità sulla collocazione degli ospiti in una struttura in zona Limiti.
Una serie di motivazioni tra cui la mancanza di collegamenti con il centro città ed il relativo timore che i ragazzi ivi ospitati avrebbero avuto difficoltà maggiori ad integrarsi con la popolazione spellana ed i dubbi sulle operazioni di vigilanza, ma, in merito a tutto ciò, il sindaco Landrini ed il vice Narcisi erano stati molto chiari nell’assicurare il monitoraggio e la costante vigilanza da parte dell’amministrazione comunale. Tutto questo finora ci sembra disatteso rispetto a quanto dichiarato. Altra nota dolente è stato il recente incontro presso la parrocchia di Limiti tra l’amministrazione comunale ed i soli abitanti della zona come se il tema in questione non riguardasse l’intera comunità spellana. A quanto pare il tema è sembrato anche non riguardare l’assessora alle politiche sociali Zuccari visto che non era presente, ma noi riteniamo che gli incontri debbano essere estesi a tutta la cittadinanza vista l’attualità e l’interesse che la situazione ha generato sulla nostra collettività.
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