
SPELLO – Anche quest’anno gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Galileo Ferraris” di Spello protagonisti nella sfida dei “Giochi matematici” organizzati dall’Università Bocconi di Milano.
Il 22 marzo ben 36 alunni, tra cui una mamma per la categoria GP (grande pubblico), hanno disputato a Spoleto la fase provinciale, da cui sarebbero poi usciti i nomi di chi avrebbe partecipato alle finali nazionali del 10 maggio a Milano.
“E, con grande orgoglio e stima – spiega la professoressa Moira Marchegiani – anche quest’anno la nostra scuola ha tre ragazzi che andranno a gareggiare a Milano: nomi “vecchi” come quello di Matteo Rapo (che è riuscito a risolvere tutti gli otto quesiti richiesti) classificandosi sesto, e nomi nuovi come quello di Francesco Imparato che è terminato alle spalle di Matteo.Questo per la categoria C1, ovvero, quella che comprende alunni che frequentano la prima e la seconda media.
Per la categoria C2, alunni della terza media e del primo superiore, abbiamo avuto il successo di un nome nuovo: Filippo Aisa, che si è classificato ottavo (rispondendo correttamente a 7 quesiti su 9)”. Purtroppo, quest’anno visto l’altissimo numero di partecipanti, 253 per la categoria C1 e 98 per la categoria C2, l’Università della Bocconi ha abbassato la percentuale dei partecipanti alle finali di Milano dal 10 al 7% per la categoria C1 ed al 9% per la categoria C2. Questo ha comportato l’esclusione di altri tre ragazzi del nostro istituto che con le regole precedenti avrebbero concorso alla gara finale di Milano.
Grande successo anche, dell’ex alunno, ormai liceale, El Kacmi El Bakkalì Karim, che nella classifica della graduatoria C2 è arrivato secondo risolvendo correttamente tutti e dieci gli esercizi proposti (come lui soltanto il primo classificato però più veloce nel completare la prova) .
“La gara quest’anno – spiega la professoressa Marchegiani – è stata particolarmente dura e sofferta per l’elevato numero di partecipanti provenienti da molte scuole del centro dell’Umbria: ragazzi molto preparati e competitivi. Un grazie particolare va a tutti i ragazzi che hanno accettato questa sfida, in particolare ai più piccoli che non hanno temuto di mettersi alla prova di fronte a chi era più allenato e pronto di loro, ai più grandi che per la terza volta consecutiva si sono messi in gioco, alcuni malgrado gli insuccessi degli anni precedenti. E infine un grazie specialissimo alla mamma, che dopo anni di inattività matematica, ha accettato di “giocare” con la matematica insieme a suo figlio, gareggiando fino alla fine e terminando la gara; mostrando a tutti che di imparare , come diceva Rodari, non si finisce mai e che accettare le sfide significa aver voglia di vivere e di condividere la bellezza della sfida, con i suoi patemi e con le sue soddisfazioni. E ora un in bocca a lupo specialissimo ai nostri tre, direi quattro, che dovranno sfidarsi con i campioni di tutta Italia”.
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