La Porta di Venere nel cuore dell’Umbria: Spello

“Porta di Venere”, sembrerebbe un nome di fantasia e invece di fantastico c’è solo il borgo

Spello celebra la Giornata delle Forze Armate e la Festa dell’Unità

La Porta di Venere nel cuore dell’Umbria: Spello

da worldwideitaly.it
SPELLO – “Porta di Venere”, sembrerebbe un nome di fantasia e invece di fantastico c’è solo il borgo su cui l’arco delle mura romaniche, tra due torri di travertino bianco, si affaccia: Spello.

Qui non c’è bisogno del navigatore, tra queste antiche vie di chiaro travertino, i portoni e le finestre fioriti ci si può perdere, dimenticare la meta e lasciarsi sorprendere dalla quiete. Seguire le viuzze che si arrampicano verso la cima del paese. Senza fretta.

In Umbria, a pochi chilometri dalle città di Perugia e Assisi, Spello si offre come uno tra i borghi più belli d’Italia. E non solo per la sua architettura.

Tra torri, chiese e campanili si apre una vista senza eguali: verso sud il panorama della valle umbra, tutt’intorno le colline d’uliveti, a nord le pendici dolci del monte Subasio.

Il gusto di Venere

La bellezza di questa cittadina non si limita alle sue mura, alle piazze, al delizioso teatro comunale. Qui si possono visitare i mosaici della “Villa romana”, la opere della pinacoteca civica, l’imponente Villa Fidelia e il suo giardino all’italiana, gli affreschi del Pinturicchio e della cappella Baglioni. (http://www.umbriatouring.it/musei-spello/)

L’oro di Spello

E dopo aver girovagato, dopo essersi persi e ritrovati per questa vie chiare, subito famigliari, è bene concedersi il piacere della cucina locale. I frantoi sono aperti per la vendita diretta e le degustazioni. Dal 1961, a novembre, si svolge la manifestazione “L’Oro di Spello”, festa della cucina, dell’olivo e ovviamente dell’olio d’oliva, l’oro verde, il prodotto più rappresentativo.

I boschi confinanti offrono alla cucina del luogo prodotti di alta qualità come tartufi e funghi.

Oltre le guide: un borgo nel borgo

E sempre nel territorio di Spello un altro borgo, questa volta montano, offre una sosta perfetta a chi decide di passeggiare tra boschi di castagni secolari. Si tratta del piccolissimo Colle Pino, una meta per escursionisti e, grazie alla sua ristorazione, per appassionati della buona cucina umbra. Le auto restano alle mura del piccolo paese, le strette vie ne hanno preservato la storia e l’architettura e, fuor di retorica, il silenzio e l’armonia con la natura intorno.

Da qui si aprono due percorsi suggestivi che portano verso Assisi il “percorso degli eremi” e il “percorso dei castelli” (http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-collepino-spello).

Il Festival del Cinema

Oltre alla bellezza della natura e alle perle d’arte e di cucina, Spello offre anche un festival del cinema.

Ogni anno nel periodo primaverile il festival propone eventi, spettacoli e proiezioni in gran parte gratuiti. Il suo premio “Premio Carlo Savina” nell’edizione 2018 è stato assegnato per l’eccellenza alla musica a Ennio Morricone (http://www.festivalcinemaspello.com).

L’infiorata

E non poteva mancare un rifermento a una tra le manifestazioni più belle del centro Italia, l’infiorata di Spello. Ogni anno per il Corpus Domini le vie della cittadina si riempiono di stupende decorazioni floreali. Gli artisti realizzano questi variopinti tappeti unicamente con elementi floreali dopo lunghi mesi di preparazione. Ogni angolo, via e piazzetta è invaso dall’odore gioioso della primavera… o dovremmo forse dire, di Venere! (http://infioratespello.it/)

D’Annunzio dedicò a Spello e ad altre 8 città umbre i sonetti “Le città del silenzio”.

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