Custodi della Materia: Spello Celebra Mani e Territorio

Custodi della Materia: Spello Celebra Mani e Territorio

Artisti Trasformano Pietre in Emozioni Profonde

Le sale del Palazzo Comunale ospitano da giorni la mostra Custodi della materia, aperta il 21 dicembre 2025, che intreccia mani artigiane, sostanze prime e radici locali in un dialogo vivo e toccante. Patrocinata dal Comune e organizzata dalla Pro Loco, l’esposizione mette al centro Antero Scarponi e Robertino Aisa, maestri che modellano elementi grezzi in narrazioni cariche di storia e passione, evocando ricordi collettivi e sussurri personali.

Scarponi, figlio del borgo umbro, plasma pietre, legni e tinte con tocchi misurati, dando voce al fluire del tempo e all’anima dei luoghi attraverso creazioni essenziali, intrise di una delicatezza che commuove. Aisa, radicato a Spello dopo origini lussemburghesi, infonde invece gesti vigorosi e materie pure in tele che pulsano di vissuti intimi, intrecciando estetica, riscatto sociale e vigile coscienza.

A completamento, una galleria di scatti curata da Aisa celebra L’arte effimera delle Infiorate di Spello, tradizione che fonde mani della comunità in tappeti floreali di pura meraviglia, simbolo di genio condiviso e splendore passeggero.

Orari e accessi prevedono aperture quotidiane dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00, con estensione il 1 gennaio dalle 16.00 alle 18.00; l’ingresso resta libero e la sede è attrezzata con ascensore per tutti. Questa vetrina natalizia rafforza il legame tra arte autentica e identità spellana, invitando passanti a immergersi in un patrimonio tattile e viscerale che resiste al tempo. L’evento si inserisce nel ricco calendario festivo del borgo, dove cultura e tradizione si fondono in esperienze memorabili, attirando curiosi e appassionati da ogni dove. Le opere, esposte con cura nelle stanze storiche, catturano l’essenza di un artigianato vivo, tramandato di generazione in generazione, e dialogano con il paesaggio umbro circostante. Visitatori hanno già lodato la capacità degli artisti di rendere palpabile l’invisibile, trasformando semplici frammenti in specchi dell’anima collettiva.

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