Spello Splendens, nove appuntamenti per scoprire la magia del Natale
Zampogne, ciaramelle e cornamuse protagoniste dal 27 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016
Nove appuntamenti per scoprire nei luoghi più significativi di Spello con zampogne, ciaramelle e cornamuse, musiche particolari e poco conosciute riferite principalmente alla festa del Natale. Torna dal 27 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016 la sesta edizione di Spello splendens. Gli antichi suoni del Natale, il Festival di musica del Natale, medievale e tradizionale promosso dal Centro di Studi Europeo di Musica Medioevale “Adolgo Broegg”, curato dall’Associazione musicale Micrologus in collaborazione con il Comune di Spello.
Il programma completo è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa svoltasi nella sala degli Zuccari del Palazzo Comunale; presenti il sindaco Moreno Landrini, l’assessora comunale alla cultura Irene Falcinelli, il direttore artistico del Festival Goffredo Degli Esposti e Patrizia Bovi, fondatrice nel 1984 insieme a Adolfo Broegg, Goffredo degli Esposti e Gabriele Russo, del gruppo Ensemble Micrologus, il più longevo e famoso in tutto il mondo per lo studio e l’interpretazione della musica medievale.
Il Festival è un’occasione unica nel panorama nazionale per valorizzare le sonorità di antichi strumenti, oggi considerati “minori”, e con un ruolo fondamentale nell’annunciare il rito e la festa durante il Natale. L’Auditorium del Centro Studi “Aldolfo Broegg”, il Teatro Subasio e la Chiesa di Santa Maria Maggiore si trasformeranno in palcoscenici d’eccezione per accogliere i migliori artisti italiani che si esibiranno in concerti gratuiti. Grande apertura il 27 dicembre alle ore 18 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore con Micrologus, uno dei gruppi più importanti al mondo per la musica medievale, che presenterà “Como dues fez vynno d’agua”.
Pellegrini e miracoli nelle “Cantigas de Santa Maria” di Alfonso X (Spagna, XIII sec.), uno spettacolo con una selezione dalle Cantigas de Santa Maria in lingua galiziano-portoghese dedicate al tema del pellegrinaggio medievale.
La musica tradizionale abruzzese sarà la protagonista della serata del 2 gennaio al Teatro Subasio dove i Discanto proporranno le novene, i canti di questua, le serenate di capodanno e altre canzoni della tradizione pastorale e contadina del periodo natalizio, mentre l’Ensamble Helianteya nell’Auditorium del Centro Studi presenterà un concerto all’insegna della musica tradizionale mediterranea e barocca (2 gennaio ore 17).
Da non perdere il 3 gennaio alle ore 17 al Teatro Subasio “Occhi di vetro” dei fratelli Enzo e Lorenzo Mancuso, cantautori siciliani che coinvolgeranno gli spettatori in “una discesa nel pozzo dell’anima” per incontrare con le loro voci, le figure più care della loro memoria. Gran finale con l’Ensamble Calixtinus che il 5 gennaio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore si esibirà nel concerto con canti per la Festa di San Giacomo di Compostela.
“Il Comune di Spello – ha affermato il sindaco Moreno Landrini – nel confermare stima e apprezzamento ai musicisti del Micrologus e soprattutto alla loro attività di studio, ricerca e produzione nel campo musicale e della formazione, anche in questa edizione ha fortemente condiviso e sostenuto questo prestigioso programma a conferma dell’unicità e del valore del progetto culturale che rappresenta per la nostra città, per l’Umbria e l’Italia tutta, uno straordinario contributo alla crescita culturale dell’intera collettività”.
“Spello splendens quest’anno consacra la VI edizione con una suggestiva offerta culturale di musiche e suoni nel segno dell’antico e nel rispetto della tradizione – ha continuato l’assessora comunale alla cultura Irene Falcinelli -; è un’occasione per poter vivere le festività natalizie attraverso uno spazio di riflessione, di felicità e di condivisione nei luoghi incantati della nostra Città d’Arte dei Fiori.
“Il Festival vi invita a scoprire la bellezza di particolari musiche, poco conosciute, attraverso concerti di musica medievale e tradizionale, senza dubbio importanti per la festa del Natale – ha spiegano il direttore artistico Goffredo degli Esposti –.
In questo periodo di crisi, economica ma anche sociale e di valori con conseguente smarrimento culturale, il nostro Festival cerca di salvaguardare e promuovere una parte preziosa, troppo spesso bistrattata, della nostra storia, andando contro la moderna tendenza “spettacolare” del quotidiano uso della cultura musicale”.
Patrizia Bovi si è infine soffermata sull’evento di apertura del Festival del 27 dicembre che vedrà salire sul palco i Micrologus con un concerto “dal valore simbolico che unisce la professionalità storica dei componenti del gruppo con quella di nuove giovani forze musicali”.
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