
Spello festeggia le Giornate Europee del Patrimonio 2016 con un appuntamento speciale che prenderà vita nella mostra “Ars Captiva Non Est. Installazioni di Federico Della Bina”, allestita nel complesso delle Torri di Properzio e Porta Venere. Domenica 25 settembre alle ore 18 si terrà l’evento di finissage della mostra, con una combinazione artistica di danza, musica e video. In programma la performance di danza di Patrizia Pelliccia, Daniela D’Aurizio e Massimiliano Ciofini con le suggestioni musicali di Elga Ciancaleoni e la proiezione video di Amedeo Proietti Bocchini. Le Giornate Europee del Patrimonio sono uno straordinario racconto corale che rende bene l’idea della ricchezza e della dimensione “diffusa” del patrimonio culturale italiano: da quello più noto dei grandi musei alle meno conosciute eccellenze.
Federico Della Bina, affermato giovane scultore, propone nella sua mostra a Spello un’evoluzione del suo originario progetto partito con “Ninfe e Ninfee” a Bastia Umbria, proseguito con “Viventes inter su sustinent” in Assisi e approdato con “Ars capita non est” nella Splendidissima Colonia Julia. Le sculture del giovane assisiate – anch’esse cresciute e sviluppatesi attraverso un convulso processo di ricerca e trasformazione – si contraddistinguono per una singolare forza espressiva dovuta ora alla diversa cromia, ora alla restituzione formale della raffinata ceramica Raku, ora all’innata veemenza di un primordiale moto interiore che ha generato la forma visibile come risultato del rapporto tra diversi “elementi viventi”.
“Quello delle Torri di Properzio – spiega il curatore Giulio Proietti Bocchini – è un ambizioso esperimento che Federico Della Bina ha voluto saggiare, creando delle connessioni tra il gesto dell’opera madre e alcuni elementi naturali e non, che, esterni alla scultura, creano un legame con questa e con la forza architettonica della materia muraria della Torre. Immagini, raggi di luce e tagli atmosferici consentono al visitatore di entrare in contatto con i pieni e i vuoti di un luogo che protegge l’opera d’arte, ma al contempo ne favorisce la propagazione nella sua più intima vocazione”.
La mostra sarà visitabile fino al 2 ottobre dal venerdì alla domenica, con il seguente orario: 10.30-12.30 / 15-17.
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