A Spello il Presepe dell’Anno Zero rivive tra storia e fede!

A Spello il Presepe dell’Anno Zero rivive tra storia e fede!

Torri di Properzio e Porta Venere teatro della Natività

A Spello prende forma un evento natalizio che unisce rigore storico e suggestione spirituale, riportando il racconto della nascita di Gesù nel contesto autentico dell’età augustea. Il Presepe Vivente dell’Anno Zero si svolge il 26 dicembre e il 6 gennaio negli spazi monumentali delle Torri di Properzio e di Porta Venere, cuore simbolico della città romana, trasformata per due serate in un grande palcoscenico a cielo aperto.

La rievocazione propone una lettura originale della Natività, intrecciando le scene sacre con la vita quotidiana della Hispellvm di duemila anni fa, quando Spello era una Colonia Iulia profondamente legata all’imperatore Augusto. L’impianto narrativo non si limita alla rappresentazione tradizionale, ma ricostruisce un tessuto urbano animato da arti, mestieri e figure storicamente documentate, offrendo al pubblico un doppio livello di racconto, religioso e civile.

Attori in costume, musici e artisti di strada accompagnano i visitatori lungo vicoli e piazze, dove prendono vita botteghe artigiane, scene di lavoro e momenti di vita domestica. Il percorso, accessibile e pensato anche per i più piccoli, diventa una vera immersione nel tempo, capace di restituire l’atmosfera di una città umbra coeva alla nascita di Gesù. Il 6 gennaio, il racconto si completa con l’arrivo dei Re Magi, che sfilano in corteo solenne attraverso il centro storico, guidati da un cammello, fino al cuore del presepe.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le associazioni culturali Hispellvm e Ombrikos e si fonda su un accurato lavoro di ricerca storica e archeologica, che valorizza epigrafi, monumenti e testimonianze materiali della Spello romana. Il risultato è un evento che supera la dimensione spettacolare per proporsi come strumento di divulgazione e identità, capace di coniugare memoria, patrimonio e partecipazione collettiva. Spello sceglie così di raccontare il Natale guardando alle proprie radici più antiche, offrendo un’esperienza rara nel panorama regionale e nazionale.

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