Spello, oltre 100 persone all’iniziativa dello Spi Cgil su sanità e caro bollette

Spello, oltre 100 persone all’iniziativa dello Spi Cgil su sanità e caro bollette

Oltre 100 persone hanno partecipato a Spello all’iniziativa indetta dalla Lega SPI CGIL di Foligno dal titolo “mobilitiamoci per sconfiggere il caro tariffe e la privatizzazione della sanità”.

All’iniziativa introdotta da Mario Bravi (segretario provinciale SPI CGIL Perugia) sono intervenuti Manlio Mariotti (Presidente regionale Auser), Moreno Landrini (sindaco di Spello), Simone Pampanelli (segreteria generale Camera del Lavoro CGIL Perugia).

Le conclusioni sono state tratte da Maria Rita Paggio (segr.gen. SPI CGIL Umbria). Nella riunione si è espresso un giudizio fortemente negativa sulle politiche sanitarie portate avanti dalla Giunta Regionale dell’Umbria.

Le liste d’attesa sempre più lunghe penalizzano tutti a partire dagli anziani e costituiscono una spinta oggettiva verso la privatizzazione. I presidi sanitari pubblici si stanno gradualmente ma inesorabilmente indebolendo. Molte prestazioni sanitarie non vengono più effettuate e non a caso nel mese di luglio 2022 nella provincia di Perugia la mortalità è aumentata del 20%.

Questo dato pesante non è ascrivibile al caldo, come vorrebbe la “vulgata” prevalente ma al venir meno del presidio sanitario pubblico. Sulle questioni più specifiche della Valle Umbra Sud si è considerato inaccettabile l’assenza nella programmazione sanitaria di una “casa di comunità” nella città di Foligno.

Per tuti questi motivi lo SPI CGIL sostiene la mobilitazione avviata dalla CGIL a livello regionale, insieme alle altre confederazioni sindacali. Sul “caro tariffe” si è lanciato l’allarme relativo al progressivo impoverimento anche degli anziani del territorio. Dei 267 mila pensionati del territorio ben 18 mila percepiscono meno di 1000 euro nette al mese.

Ora un inflazione che galoppa verso il 10% rende la situazione sempre più drammatica, visto che gli adeguamenti pensionistici in corso previsti dal Governo arrivano solo al 3,2%.

Soprattutto le donne anziane vivono una condizione sempre più pesante strette tra i 600 e i 700 euro mensili. In questo ambito lo SPI CGIL del territorio ha iniziato la preparazione per partecipare alla manifestazione indetta dalla CGIL per l’8 Ottobre a Roma, per imporre un agenda all’insegna del lavoro, della solidarietà e di una nuova politica economica .

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