
Spello celebra il suo patrono San Felice vescovo e martire
«Solo chi ha memoria del passato ha un grande futuro». Con questa frase Spello ha celebrato il suo patrono San Felice vescovo e martire. La solenne celebrazione eucaristica si è svolta sabato ed è stata presieduta da Don Cristiano Antonietti, prete diocesano di Foligno attualmente in nunziatura apostolica in Mozambico. Con lui tutto il clero di Spello nella Chiesa di San Lorenzo Martire.
«Ricordare un Santo e Martire è memoria attualissima, oggi la santità del quotidiano si pone come modello importante, nel saper fare le cose, piccole o grandi che siano, bene, nel miglior modo, un donare sé stessi agli altri nel lavoro di ogni giorno». E’ quanto ha ricordato il sacerdote durante l’omelia.
In chiesa erano presenti anche il sindaco, i vari rappresentati dell’amministrazione comunale di Spello e le autorità civili di Giano dell’Umbria e di Massa Martana, Comuni che insieme a Spello celebrano San Felice come patrono delle rispettive città.
La solenne processione della reliquia del santo patrono, partita dalla Chiesa di San Lorenzo Martire, per le strade di Spello, da via Giulia, Cappuccini fino a piazza Kennedy e ritorno alla Chiesa è avvenuta venerdì sera. Le reliquie portate in spalla per il Borgo “scortate” da diversi fedeli e turisti, con le autorità civili e religiose, le confraternite e la banda musicale di Spello. Un gesto che si ripete ogni anno in un’idea e simbolo di Giano Bifronte, uno sguardo al passato per vivere il presente e proiettarsi al futuro (Lorenzo Spinosi).
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