In Memoria, Fra Paul Lachance, Don Sergio Andreoli

Solo l’altro ieri, 29 maggio 2014, tramite l’omonimo Signor Paul Lachance, sono venuto a sapere che il Frate Minore, ben conosciuto a Foligno e altrove, per i suoi studi su ANGELA DA FOLIGNO, Padre PAUL LACHANCE O.F.M., è morto Domenica 31 Luglio 2011, a seguito di una caduta, a Chicago.
Lo ricordo con ammirazione e gratitudine.

Attraverso una e-mail, che fa riferimento a Linkedin, di cui fa parte anche il Signor Paul Lachance, invitato a connettersi con me, sono venuto a conoscenza, il 29 novembre 2014, nella tarda serata, della morte di Fra Paul Lachance, dei Frati Minori, avvenuta il 31 luglio 2011, vale a dire quasi tre anni fa, a Chicago, a seguito di una lesione cerebrale, causata da una caduta fuori della sua abitazione.
L’utente di Linkedin, intuendo il fatto che non ne ero assolutamente a conoscenza, mi ha comunicato la notizia, servendosi del necrologio pubblicato sulle pagine di “Chicago Tribune”, il 2 agosto 2011.

La mia gratitudine – che da qui sinceramente rinnovo – nei confronti del Signor Paul è grande, perché Fra Paul era un amico, con il quale condividevo l’interesse per la vita e la dottrina di Angela da Foligno.
Vasta è la sua bibliografia angelana, ma l’opera più importante, dopo la sua tesi di laurea, è la traduzione in inglese del cosiddetto “Libro”, secondo l’edizione critica,curata nel 1985 dai Frati Minori Ludger Thier e Abele Calufetti, pubblicata in occasione del VII Centenario della conversione di Angela.
Fra Paul si era specializzato a Roma, alla Pontificia Universitas Antonianum, ed era ben conosciuto e apprezzato a Foligno e altrove, anche per le sue relazioni ai Convegni organizzati da vari Enti, tra cui il Comune di Foligno, con il suo “Comitato Angelano”, e il “Cenacolo della Beata Angela”.

Conosciuta la notizia, anche se con tanto ritardo, ho cercato di diffonderla, servendomi pure della rete Internet, rivelatasi provvidenziale e preziosissima, in questo caso dolorosissimo.
Per Fra Paul rinnovo la mia ammirazione e gratitudine e chiedo a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato, di continuare a far tesoro dei suoi scritti su Sant’Angela.

Alla Sorella Rita Jim Hunt, ai Parenti, ai Confratelli Frati Minori, particolare a quelli del Canada e degli U.S.A., e a tutti gli Amici esprimo le mie più cordiali e sincere condoglianze.

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