Gratidutine, don Sergio Andreoli

Un recente colloquio assai breve mi ha convinto che c’è in giro un gran desiderio di comunicare.
Non conoscevo l’anziana Signora in carrozzina, che era in sala di attesa, e tuttavia, ad un certo punto, mi ha interpellato e ha iniziato anche a raccontarmi qualcosa della sua attività, nella comunità parrocchiale, a servizio degli altri.
Magnifico!
Ci sono sempre stati e continuano ad esserci uomini e donne con tanto altruismo nel cuore.
Non lo fanno, per farsi vedere e applaudire.
No!
Sentono una spinta interiore e la assecondano per quell’amore, che hanno coltivato da piccoli, in famiglia e in parrocchia, secondo l’insegnamento di Gesù Cristo.
Lo fanno con slancio, gioia e passione.
Si incide, così, nella loro mente un ricordo indelebile, e quando non sono più nelle condizioni di proseguire nella loro testimonianza, lasciano, senza problemi, il posto ad altri.
Con i loro racconti, però, continuano ad incitare al bene.
Dobbiamo, a quel punto, far capire ad essi che, non solo apprezziamo il loro passato, ma siamo anche pronti ad andare loro incontro nella situazione, in cui si trovano.
Ènostro dovere dimostrare loro un po’ di quella attenzione, che essi hanno donato agli altri con tanta generosità.
donsergiose@gmail.com

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