Fuori serie, don Sergio Andreoli

Don Sergio Andreoli

NOMADI.
Il mio nuovo ruolo ecclesiale mi ha dato la possibilità di conoscere un po’ la situazione di un gruppo di nomadi, che risiedono nella Diocesi di Foligno.
Non intendo, per ora, entrare in questioni particolari.
Voglio solo chiedere ai lettori, se sono al corrente della loro presenza nel nostro territorio.
Intendo, in secondo luogo, sapere, se hanno mai fatto qualcosa di concreto per il loro inserimento nella nostra vita sociale ed ecclesiale.
Una specie di inchiesta?
Sì, propro questo ho in mente.
Sveglierò la coscienza dei lettori?
Lo spero.

FOLIGNO.
C’è chi insiste nel dire che la nostra Diocesi – si badi bene al “termine”! -, si è incamminata verso il tramonto.
Non voglio crederlo.
Asssolutamente!
Ho già avuto modo di scriverlo da qualche parte.
Il motivo è semplice: le città di Foligno, Spello e Valtopina, che la compongono, hanno tutte le forze morali, spirituali e culturali, per testimoniare, in terra umbra, la loro fede e la loro operosità, sotto la guida del Vescovo, in stretta collaborazione con i Diaconi, i Presbiteri – sia “secolari”, sia “religiosi”- e i Laici – donne e uomini -.
Qualcuno dei lettori la pensa diversamente?
Si dia da fare, per contestare la mia affermazione.
Altrimenti, mi verrebbe da pensare:
“Dove è andato a finire il dialogo, tanto celebrato nei miei cinquant’anni di Sacerdozio?”.
Coraggio, amici!
andreolisergio1@gmail.com

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