Menghinella chiede chiarezza sul futuro dell’Anfiteatro di Spello

Video denuncia sulle condizioni e mancati interventi

Menghinella chiede chiarezza sul futuro dell'Anfiteatro di Spello

Menghinella chiede chiarezza sul futuro dell’Anfiteatro di Spello

 

Menghinella chiede chiarezza – La consigliera comunale di Spello, Federica Menghinella, appartenente al gruppo civico “Progetto Spello”, ha pubblicato un video sul proprio profilo Facebook per sollevare dubbi e perplessità riguardo allo stato di abbandono in cui versa l’Anfiteatro Romano della città. Nel video, realizzato nella mattina di sabato, la consigliera esprime preoccupazioni circa il futuro del monumento, evidenziando come la struttura, oltre a essere fondamentale per lo sviluppo turistico ed economico della città, rappresenti un simbolo dell’identità culturale romana di Spello.

La consigliera ha ricordato di aver presentato una settimana fa un’interrogazione scritta all’amministrazione comunale, chiedendo chiarimenti sul degrado che attualmente caratterizza l’Anfiteatro. In particolare, ha denunciato la presenza di erbacce che avvolgono la struttura, un segno evidente di incuria che si protrae da tempo. Menghinella ha sottolineato che questo problema non è recente, ma si trascina da anni, coinvolgendo non solo l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Moreno Landrini, ma anche quelle precedenti.

Uno degli episodi che ha sollevato ulteriori critiche è stata la manutenzione svolta in modo “frettoloso e sciatto” prima delle elezioni comunali, con il semplice taglio delle erbacce alte. La consigliera ha ribadito che, nonostante gli interventi di facciata, il monumento rimane inaccessibile non solo ai turisti, ma anche ai cittadini, ostacolando qualsiasi forma di valorizzazione culturale e turistica.

Menghinella ha inoltre ricordato che nel 2019, l’amministrazione Landrini aveva annunciato l’ottenimento di un finanziamento di 150 mila euro tramite il PSR Umbria 2014-2020 destinato alla riqualificazione dell’Anfiteatro Romano. Tuttavia, da quel momento, secondo la consigliera, non ci sono stati ulteriori sviluppi, e il monumento è rimasto nel medesimo stato di abbandono.

Durante il suo intervento, la consigliera ha menzionato esempi di successo in altre città umbre che hanno utilizzato fondi pubblici per valorizzare i propri monumenti storici. Tra questi, ha citato il Teatro Romano di Ascoli, restaurato grazie ai fondi del PINCA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), e l’ipogeo dei volumi a Perugia, recuperato durante l’amministrazione del sindaco Andrea Romizzi. Menghinella ha anche portato all’attenzione il progetto di restauro dell’anfiteatro di Terni, avviato grazie all’Art Bonus, e il progetto in corso a Foligno, che potrebbe riuscire a riportare alla luce il suo anfiteatro prima che Spello faccia lo stesso.

Nel suo video, la consigliera ha ricordato che tra il 2016 e il 2018, l’Anfiteatro Romano di Spello era stato riaperto temporaneamente per alcune attività legate a eventi locali come lo Spellum, ma l’accessibilità è stata di breve durata. Già nel 2017, un gruppo di studiosi aveva presentato uno studio di fattibilità per il recupero e la riqualificazione del monumento, prevedendo interventi in tre fasi. Questo piano, che avrebbe portato allo scavo, al restauro e alla successiva fruizione pubblica dell’anfiteatro, sembra però essere rimasto solo su carta.

Concludendo il suo intervento, Menghinella ha chiesto con forza all’amministrazione di chiarire quale sia la visione per il futuro dell’Anfiteatro e che fine abbiano fatto i 150 mila euro stanziati per la sua riqualificazione. Ha inoltre ribadito l’importanza di una visione strategica per poter finalmente restituire alla comunità e ai turisti questo prezioso patrimonio storico. “L’anfiteatro merita di essere valorizzato”, ha affermato la consigliera, aggiungendo che i fondi esistono, ma ciò che manca è la volontà e la progettualità per utilizzarli al meglio.

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