
“La Giunta spieghi quali provvedimenti urgenti intende assumere per far fronte a questa ennesima crisi che colpisce il territorio umbro, scongiurando l’ipotesi di fallimento dell’azienda Pasta Julia di Spello e salvaguardando i 42 posti di lavoro”.
È la domanda che Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, rivolge all’Esecutivo regionale, con una interrogazione in cui auspica un intervento nella vertenza. Monacelli spiega che “l’azienda riveste una grande importanza sotto il profilo economico-occupazionale nel territorio di Spello.
Da diversi mesi però essa è al centro di una situazione paradossale: il Tribunale di Perugia ha fissato per il 13 marzo l’udienza prefallimentare mentre la società dispone, anche per il 2015, di commesse per svariati milioni di euro. Il fallimento dell’azienda – conclude – produrrebbe gravissime conseguenze sotto il profilo occupazionale per i 42 dipendenti, che stanno vivendo momenti di grave incertezza”.
Il comune potrebbe alzare tutte le imposte locali e versare il ricavato nelle casse della Pasta Julia…o forse ci vuole qualcosa di piu’: si potrebbero alzare le imposte locali, alienare alcuni beni pubblici, imporre una nuova tassa a tutte le attivita’ produttive che hanno la sfortuna di avere pochi dipendenti per usare la leva occupazionale… e con questi soldi salvare Pasta Julia!
Il comune siamo noi! Pasta Julia non e’ una societa’ pubblica, costa molto meno cercare di ricollocare quei dipendenti che chiedere ai poveri cittadini altri soldi per darli a dei privati. Sarebbe bello conoscere la reale sistuazione patrimoniale del proprietario ( o proprietari ): molti imprenditori preferiscono farsi salvare piuttosto che impiegare le proprie risorse…capitale di rischio pubblico, ricavi privati.
Sandra Monacelli: una Robin Hood all’incontrario!!