
da Donatella Porzi
CANNARA – di Donatella Porzi / Ogni secolo, perfino il Duecento, si è fatto un’immagine di San Francesco del tutto particolare e del tutto diversa da epoca a epoca. E noi abbiamo imparato da tempo a non identificare San Francesco in un modello sempre uguale, ma in uno stimolo e in un esempio che, di volta in volta, ci aiuta a proseguire nel cammino della vita. Con questo spirito deve essere stato fatto il libro di Rosa Giorgi – edizioni Electa – che l’associazione Civium presenta stasera alle 21 a Cannara, all’Auditorium San Sebastiano, con l’aiuto dell’autrice, del sindaco Fabrizio Gareggia e di Patrizia Tosti, vice-presidente dell’associazione “Risorse&Talenti”. Il volume contiene una lunga ricerca di storia dell’arte sulla rappresentazione che molti pittori, tra il Duecento e il Seicento, si sono fatti di San Francesco.
Le immagini che saranno proiettate ricreeranno l’atmosfera del libro, ma ci faranno uscire anche dalla specificità della storia dell’arte per affrontare un messaggio valido tutti i giorni, in ogni momento della giornata, legato al nome di San Francesco. Se è vero, infatti, che alla rappresentazione che ogni secolo si è fatta di San Francesco è coincisa una immagine forte di un grande pittore, è anche coincisa un’immagine concreta, quotidiana di quell’uomo sofferente e felice, addolorato e ottimista, distrutto dal dolore e dalla malattia ma ancora pieno di fede in Dio: con quell’uomo anche noi ci siamo spesso confrontati, interrogandoci sempre sulla sua fortissima immagine, di uomo e di santo.
Non c’è dubbio, su questa via, che siamo all’inizio di una nuova suggestione dell’immagine del santo di Assisi, spinti, soprattutto, dal fortissimo impulso che il Papa venuto dai confini del mondo due anni fa ci sta consegnando in ogni sua azione e in ogni suo pensiero.
E, dunque, verso quale messaggio nuovo ci stiamo orientando? Il libro della Giorgi sarà da consultare e da tenere presente come impegno nell’arte e nella fede.
Toccherà poi ad ognuno di noi, nella vita e nella fede, sentire accanto san Francesco, creare una propria immagine interiore dell’uomo e del santo. Noi, in più, in Umbria, abbiamo la fortuna di poter sentire e vedere – nella natura e nel paesaggio, nella cultura e nell’urbanistica dei nostri centri storici, i piccoli e i grandi – una figura di san Francesco, oltre che dipinta, ancora viva e pulsante nei luoghi in cui, lui vivo, si è svolta la maggior parte della sua esistenza terrena.
Nonostante i secoli, il nostro ambiente riesce ancora a essere evocatore della spiritualità francescana, come testimoniano i pellegrini che frequentano in gran numero la regione e, da ultima, la rinnovata attenzione del mondo cinematografico per san Francesco, come insegna l’ultima fatica di Liliana Cavani. A Cannara, in particolare, c’è il grande privilegio di poter conservare e incentivare la risorsa spirituale di alcuni luoghi francescani, dalle memorie del Terz’Ordine al sito in cui storia e tradizione collocano la predica gli uccelli.
Così Cannara e il suo territorio diventano, anche nell’alleanza stretta con Assisi, un punto di riferimento da cui ripartire per rendere attuale in molti sensi il messaggio di san Francesco. E il percorso nei luoghi francescani di Cannara può, da stasera, essere ancora più motivato avendo con sé lo splendido libro di Rosa Giorgi.
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