
Gareggia, nostra posizione su Piandarca resta ferma e chiara
Gareggia – Riteniamo doveroso smentire categoricamente le affermazioni dell’opposizione che, come al solito, travisa i fatti alimentando false paure nella cittadinanza. Piandarca è il luogo dove si è svolto il celebre episodio della predica agli uccelli di San Francesco. Si tratta di un’area verde ed incontaminata che, unicamente per il nostro impegno ultradecennale, è stata dapprima sottoposta a vincolo da parte del Ministero dei Beni Culturali nel 2011 e, successivamente valorizzata con la realizzazione di un Santuario Francescano in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano e grazie alle donazioni di centinaia di fedeli. Recentemente, inoltre, il percorso che collega la Basilica di San Francesco di Assisi a Piandarca è stato inserito nella Via di Francesco, il cammino che dal Santuario di La Verna giunge a Roma, attraversando l’Umbria sui passi del Poverello di Assisi.
La valorizzazione del forte legame della nostra terra con San Francesco è stata sempre una priorità della nostra amministrazione sin dal 2014 e tale intendimento resta immutato ancora oggi; per questo restiamo sconcertati dalle accuse che ci vengono rivolte, per altro da coloro che hanno sempre stigmatizzato il nostro impegno per Piandarca, ritenendolo inutile per il rilancio del territorio cannarese. Veniamo ai fatti: un’azienda privata, ubicata ampiamente all’esterno dell’area di vincolo (corrispondente ad un chilometro di raggio da Piandarca) ed esistente da decenni, ha richiesto l’attivazione di una procedura di sportello unico (S.U.A.P.E.) per l’ampliamento della superficie destinata alla propria attività.
La procedura – come noto – è finalizzata all’ottenimento di tutte le autorizzazioni ambientali, paesaggistiche, sanitarie e urbanistiche da parte di tutti gli enti competenti (Regione, Arpa, USL, Comune) attraverso un’istanza unica da presentarsi al Comune che dovrà acquisire i pareri sul progetto e, sulla base di queste risultanze, rilasciare un provvedimento che potrà essere di approvazione o di rigetto. Per questo riteniamo che l’allarmismo dell’opposizione sia totalmente ingiustificato: la nostra posizione sulla tutela e sulla valorizzazione del sito di Piandarca è nota da oltre 15 anni, non è mai cambiata e verrà ribadita quando sarà il Comune a doversi esprimere in conferenza di servizi.
Il Comune di Cannara, quindi, di fronte all’istanza presentata, per legge non può limitarsi semplicemente a dire di no, ma deve raccogliere i pareri prescritti dagli altri enti e, quindi, esprimersi anche sulla base di questi, tenendo però in debita considerazione la strategia di promozione del territorio che per anni è stata perseguita. In sostanza, quindi, il provvedimento adottato dalla giunta di avvio del S.U.A.P.E. è un atto dovuto per legge e non rappresenta un via libera, come l’opposizione invece vorrebbe far credere. Come ente locale abbiamo degli obblighi ben precisi posti a garanzia dei diritti di tutti e sulla nostra correttezza abbiamo costruito l’immagine di un paese che si è risollevato con fatica dall’oblio in cui era stato abbandonato per decenni.
Per questo rispediamo ogni accusa al mittente, specificando che mai abbiamo piegato il nostro ruolo istituzionale per perseguire gli interessi di un singolo. Probabilmente questo addebito dovrebbe essere rivolto alla consigliera Alessia Sirci, che pur conoscendo bene gli aspetti procedimentali di questa vicenda, ha artificiosamente montato una polemica infondata.
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