LUOGHI 18. Madonna delle Scuffiole
don Sergio Andreoli
Dopo Borgo Castello di Cannara, Foligno.
Sì, proprio la Città di Sant’Angela mi accolse, per un brevissimo periodo, quando Mamma trovò occupazione al Pastificio Pambuffetti – ricordate dov’era? Ora, al suo posto ci sono palazzi, palazzi, palazzi -.
Vivevamo nella zona della Madonna delle Scuffiole; fra l’altro vi capitò che un vecchietto – sconosciuto allora e tale rimasto per sempre – mi tirò fuori, grazie a Dio, da un fosso, in cui ero accidentalmente caduto – così mi raccontava Mamma -.
Tempi duri, erano, quelli!
Di guerra.
Per Papà di prigionia.
Bisognava essere pronti – tutti, proprio, tutti – a fare grossi sacrifici, se si voleva sopravvivere.
Fui, dunque, folignate anch’io, anche se per poco e senza registrazione all’anagrafe.
Sarebbe venuto, comunque, il tempo, in cui lo sarei diventato ufficialmente e per lunghissimi anni, non tutti felicissimi.
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