Alla festa della Cipolla di Cannara in tanti sin dalla prima serata. Nata 35 anni fa per iniziativa di pochi volontari, in modo fantasioso e quasi in sordina, tra i sottoscala e i giardini delle abitazioni, la Festa della cipolla di Cannara ne ha fatta di strada per divenire oggi uno degli eventi estivi più attesi della regione. Attirati da menù sempre più ricchi e curati, anche quest’anno, sin dal giorno di apertura della manifestazione, giovedì 31 agosto, gli amanti del prodotto più tipico di Cannara si sono riversati in massa nei sei stand cittadini. Ad attenderli, fino a domenica 11 settembre, con pausa lunedì 5 settembre, decine di piatti diversi ma tutti rigorosamente a base di cipolla coltivata nel territorio comunale.
“È un binomio storico inscindibile quello che lega la nostra città a questo prodotto – ha commentato Roberto Damaschi, presidente dell’Ente Festa della cipolla –. Per soddisfare al meglio i tanti avventori che ogni volta ospitiamo con piacere a Cannara, le sei associazioni che gestiscono le cucine propongono sempre delle novità e ricette molto gustose, grazie a chef e a una professionalità di altissimo livello”.
“Stiamo facendo un grande lavoro – ha aggiunto il sindaco della città Fabrizio Gareggia – per valorizzare la nostra cipolla. Insieme all’associazione che raggruppa i produttori locali e grazie al contributo fondamentale dell’assessorato all’agricoltura della Regione Umbria e del Parco tecnologico 3A, anche in collaborazione con Cia Umbria (Confederazione italiana agricoltori), siamo in procinto di presentare la richiesta di certificazione Igp.
L’aspetto culinario principe della festa, quindi, ma in questi dieci giorni di eventi anche tanta musica, con concerti nelle piazze San Matteo e Corte Vecchia, e spazio all’arte a alla cultura con una mostra inaugurata in concomitanza con la festa, in piazza IV novembre.
“In questo luogo che ospita la chiesa della Buona morte e, al suo interno, il tugurio di san Francesco – ha spiegato il professore Ottaviano Turrioni –, abbiamo voluto ritagliarci un angolo in cui ha trovato posto un esposizione di opere di dieci pittori umbri incentrate sul paesaggio locale e sui nostri borghi. Ci saranno anche altri appuntamenti culturali sulla storia del paese. È un modo per far conoscere ai visitatori le nostre tradizioni e la nostra arte”.
Commenta per primo